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IV Ciclo

Marzo 30, 2020 @ 14:20 - Febbraio 15, 2021 @ 14:20

IV ciclo del Seminario Permanente di clinica Psicoanalitica: “Il Pensiero clinico – 1/Il funzionamento mentale dello psicoanalista”

Cosa caratterizza il lavoro dello psicoanalista in seduta e nei momenti in cui riflette sull’esperienza? In questo ciclo di seminari intendiamo esaminare l’attività mentale ed elaborativa dell’analista “al lavoro” sia nella stanza d’analisi, sia quando si trova a ripensare, per esempio per uno scritto o per una presentazione, il materiale clinico.

Il funzionamento mentale può essere perciò osservato e pensato sia all’interno delle singole sedute o in rapporto ad alcuni momenti della seduta stessa sia in rapporto a specifiche situazioni cliniche che riguardano pazienti con peculiari caratteristiche di strutturazione psichica. Possiamo avere così funzionamenti mentali specifici che si attivano con pazienti nevrotici, pazienti limite o psicotici e indagheremo perciò fenomeni che riguardano l’attività associativa dell’analista, la sua attenzione, il timing delle interpretazioni, il ricorso a particolari strategie tecniche, ecc. In che modo il funzionamento psichico del paziente si riverbera su quello dell’analista, in che misura dimensioni escluse dal campo rappresentativo si articolano fra di loro e indicano la presenza di zone similari o di processi di attualizzazione nei soggetti coinvolti?

Ma anche, come si muove il pensiero dello psicoanalista in quelle situazioni in cui si parla di lavoro psicoterapeutico e non propriamente analitico, pur consapevoli che, per usare una definizione di Donnet, si tratta sempre di “lavoro psicoanalitico”?

Inoltre, quali funzioni mentali si attivano quando si è in relazione con pazienti adulti, adolescenti o bambini?

Un ulteriore campo di interesse è rappresentato dallo studio del funzionamento mentale per come emerge nella letteratura psicoanalitica, per esempio analizzando alcuni classici casi clinici, o sequenze cliniche, proposti dai principali autori quali Freud, Klein, Bion, Winnicott, Bollas …

Ed infine, in che modo il funzionamento così specifico dell’analista al lavoro è stato o meno preso in considerazione dagli altri saperi? Quali fattori sono stati privilegiati e quali esclusi? In che modo un pensiero così fuori dall’ordinario è stato colto, rilevato, interpretato, scotomizzato, banalizzato?

 

Dettagli

Inizio:
Marzo 30, 2020 @ 14:20
Fine:
Febbraio 15, 2021 @ 14:20

Organizzatore

Clinamen – Ricerche Psicoanalitiche