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Segnalazione Convegno
Maggio 21, 2022 @ 9:00 - 18:00

Note introduttive
Sempre più spesso ci troviamo, come analisti, a
confrontarci con condizioni cliniche che ci pongono
di fronte a un impasse, una estrema immobilità a cui
è impossibile sfuggire perché qualunque
movimento rischia di compromettere la parvenza di
un equilibrio paralizzante ma necessario alla
sopravvivenza psichica.
Come interpretare tali configurazioni cliniche? Quale
modalità di intervento e quale utilizzo della teoria
del funzionamento psichico possiamo pensare di
fronte a strutture definibili non nevrotiche? Sempre
pi la clinica ci impone di tenere conto della
prevalenza dell’agire e della scarica confrontandoci,
in tal modo, con forme disorganizzate del pensiero,
elaborazioni precarie, difficoltà di simbolizzazione,
con i difetti della temporalizzazione e il conseguente
annullamento della linea di demarcazione tra
passato e presente, tra una storicizzazione non
assimilabile da parte del soggetto e la conseguente
prevalenza di un presente sempre attuale. Si tratta
di esplorare analiticamente queste situazioni
cliniche, con particolare riferimento ai passaggi
evolutivi nei bambini, negli adolescenti e negli adulti,
che tendono a chiudersi all’inconscio e che usano il
linguaggio-azione attraverso comunicazioni
primitive volte alla ripresa di contatto con gli affetti
sconnessi, con rappresentazioni e memorie
soprattutto corporee.
Come gestire allora l’esperienza pre-simbolica
disconnessa dalle aree di funzionamento
rappresentativo e simbolico?